L’occasione della collaborazione è data dal Progetto di Alternanza Scuola/Lavoro.
“Il progetto di alternanza scuola/lavoro con il Liceo classico ‘Arnaldo’ -scrivono dall’Archivio diocesano – nasce dalla riflessione che solamente facendo conoscere i contenuti della nostra documentazione e sensibilizzando le nuove generazioni alla tradizione della memoria, potrà essere garantita la sopravvivenza degli archivi e il loro valore come beni della collettività”.
Ecco allora che la proposta nazionale legata alla Buona scuola diviene l’occasione per far conoscere un bene culturale, meno visibile di un museo o di una biblioteca, ma “il suo approccio può consentire una maturazione nello spirito critico, nella comprensione di come la storia si vada formando, fornendo anche stimoli culturali e ipotesi per professioni future“.
Sono stati 27 gli alunni del Liceo classico Arnaldo coinvolti, organizzati in due turni, quasi esclusivamente di mattina dal lunedì al giovedì per quattro settimane tra novembre e dicembre e poi gennaio, di cui: 59 ore in Archivio e 31 a casa e/o scuola per la redazione dell’elaborato, per un totale di n. 90 ore complessive. Nelle ore in loco sono sempre stati tutorati dal personale dell’Archivio diocesano.
Gli studenti si sono misurati con il riordino e l’inventariazione di una serie documentaria, i “Duplicati anagrafici del periodo lombardo-veneto”: fascicoli con la registrazione di nati, matrimoni e morti che i parroci redigevano su incarico dell’amministrazione austriaca. Sono una fonte molto preziosa non solo per la storia religiosa, ma anche per la storia demografica, sociale e culturale del territorio (fino al 1865 unica fonte anagrafica esistente).
“Accanto alle attività più strettamente archivistiche di riordino e inventariazione, abbiamo suggerito agli studenti – raccontano dall’Archivio – di compilare delle piccole statistiche avvalendosi dei dati che potevano raccogliere dai certificati”.
Il prodotto finale, un elaborato, è stato strutturato quindi in questo modo:
– Breve introduzione del contesto storico-istituzionale;
– Relazione delle fasi e delle attività compiute per l’intervento archivistico;
– Statistica a campione sui documenti da loro visionati, scegliendo gli indici descrittivi a loro piacere (indice di mortalità, natalità, cause di morte, condizione sociale ed economica etc.).
Gli elaborati, presentati a gruppi, hanno mostrato impegno sia nei contenuti (chi ha scelto l’approccio della storia locale di Brescia o dei distretti che hanno analizzato, chi una prospettiva più ampia, chi si è concentrato su alcune questioni storiche che sono emerse dai dati estrapolati dalla documentazione, ad es. mortalità infantile, il parto nell’800, le epidemie di colera e cause di morte etc.), sia nelle modalità di produzione (power point, grafici statistici, video etc.).
Alternanza Scuola/lavoro Archivio diocesano e Liceo classico Arnaldo