La situazione mondiale pone davanti agli occhi di tutti le difficoltà di una convivenza tra diverse culture, razze e religioni. Termini che però hanno sempre persone dietro le definizioni.
Risulta ancor più difficile alla luce della complessa situazione mondiale in cui l’Islam e la religione islamica sono tacciate, da molti, come origine di fenomeni terroristici.
Manchester, per dirne uno, forse l’ultimo che ha scosso la sensibilità occidentale; ma anche l’Egitto copto, Atene… solo per stare alle ultime giornate.
Ecco che ancora più impellente e importante è la proposta che Fondazione Comunità e Scuola offre a parrocchie, scuole, comuni, associazioni…
Con il progetto Amici. dialoghi diversamente credenti è possibile approfondire la dinamica della differenza e del dialogo.
Due amici, Luciano Pace, cattolico, e Ismail Mejjad, musulmano, affrontano insieme un dibattito pubblico su temi importanti legati alla religione, a Dio e al mondo.
Ti piacerebbe farlo nella tua scuola, oratorio, biblioteca, centro culturale…: 03046781 o info@comunitaescuola.it
La società multi-etnica e pluri-religiosa è la società della vita quotidiana, quella delle scuole, dei luoghi in cui si lavora, delle piazze e di tutti i luoghi pubblici di qualsiasi paese italiano e bresciano.
Ciò che accomuna xenofobia, etnocentrismo e relativismo è l’indisponibilità ad interagire davvero con la diversità dell’altro.
Evidentemente, l’interazione e l’integrazione sociale può avvenire solo sulla reciproca disponibilità al dialogo.
Nel dialogo ciascuno degli interlocutori accoglie ed accetta la diversità dell’altro e la considera di valore per sé e per la sua crescita, come umano e come cittadino di una società.
Una comunione dialogica può essere costruita anche fra cittadini di fede diversa. Anzi, diversamente da come la cronaca giornalistica per lo più oggi racconta, la fede religiosa può essere di stimolo al dialogo inter-culturale.